venerdì 31 maggio 2013

Prelazione agraria


Presentazione
Eccomi al mio primo post e tutto questo grazie ad un'amica che con pazienza mi ha spiegato come funziona un blog e a chi mi ha aiutato a seguire le mie passioni!



Parlando di passioni domenica scorsa, in occasione di una celebre manifestazione, mi sono ritrovata in giro per il Chianti a sorseggiare vino in atmosfere da sogno, con i soliti meravigliosi vecchi amici, finalmente ritrovati dopo varie vicissitudini della vita.
Così fra colline e casali, coccolati da un tiepido solicino mi son detta.: "sarebbe bellissimo poter acquistare un casolare in queste zone per godersi la buona tavola e gli amici e magari facendo pure un investimento". Purtroppo acquistare una casa colonica con terreno agricolo, ovviamente indispensabile per poter godere a pieno la vita in campagna, può nascondere delle difficoltà  a cui occorre essere preparati per non trovarsi a brutte soprese!


PRELAZIONE AGRARIA
La prelazione è il diritto di essere preferiti ad altri a parità di condizioni di vendita decise dal venditore.

Diritto di prelazione agraria: a chi spetta?
Al coltivatore diretto affittuario o enfiteuta, con regolare contratto, che conduce da almeno due anni il terreno proposto in vendita;
Alle società agricole di persone di cui almeno la metà dei soci sia coltivatore diretto e che conducono,  con regolare titolo, da almeno due anni il terreno offerto in vendita;
Ai proprietari dei terreni confinanti, purchè il terreno non sia stato dato in affitto a un coltivatore diretto o ad una società agricola con le caratteristiche del punto precedente, il proprietario del terreno confinante deve essere anche coltivatore diretto o società agricola di persone di cui almeno la metà dei soci coltivatori diretti.
Ai coltivatori diretti e società agricole di persone (con le suddette caratteristiche) con fondo in affitto a coltivatore che ha dato disdetta dal contratto di locazione agraria.

Casi in cui è escluso il diritto di prelazione agraria
Il terreno si trova in zona edificabile, anche se non vi è un PRG non ancora approvato;
Il terreno è oggetto di fallimento;
Il terreno è oggetto di permuta, vendita forzata, liquidazione coatta, espropriazione;
Il terreno è oggetto di donazione.

Come deve agire il venditore in caso vi siano degli aventi diritto alla prelazione
Il proprietario deve notificare agli aventi diritto la sua proposta di vendita con lettera raccomandata. Entro 30 giorni dal ricevimento, gli aventi diritto devono dimostrare il proprio interesse, altrimenti il proprietario sarà libero di vendere ad altri.


Per chi vuol sapere qualcosa in più


La prelazione agraria trova la sua origine nell'art.8 della legge 26 maggio 1965, n.590 : " in caso di trasferimento a titolo oneroso o di concessione in enfiteusi di fondi concessi in affitto a coltivatori diretti, a mezzadria, a colonia parziaria, o a compartecipazione, esclusa quella stagionale, l'affittuario, il mezzadro, il colono o il compartecipante, a parità di condizioni, ha il diritto di prelazione purchè coltivi il fondo stesso da almeno due anni, non abbia venduto, nel biennio precedente, altri fondi rustici di imponibile fondiario superiore a lire mille, salvo il caso di cessione a scopo di ricomposizione fondiaria, ed il fondo per il quale intende esercitare la prelazione in aggiunta ad altri eventualmente posseduti od enfiteusi non superi il triplo della superficie corrispondente alla capacità lavorativa della sua famiglia".

Scopo della prelazione è, quindi, quello di favorire, nel generale interesse dello sviluppo dell'agricoltura, la riunione nella stessa persona della qualità di proprietario del fondo e di coltivatore (art. 31 leggen.590/1965  spiega il concetto di coltivatore diretto).

Con la legge 14 agosto 1971 n.817 viene attuata anche la prelazione  a favore del proprietario confinante, purchè coltivatore diretto.
Scopo accorpare i fondi agricoli al fine di migliorare la redditività dei terreni.

 L'art.48 della legge 3 maggio 1982, n.203 sui patti agrari instaura direttamente il rapporto con la famiglia coltivatrice. Quindi il diritto di prelazione non spetta solo al titolare del rapporto agrario, affitto o altro, ma a qualunque soggetto componente la famiglia coltivatrice.

Art.7 del D.l.g. n.228 del 2001 ha lo scopo di prevedere un criterio di priorità allorquando i coltivatori che intendono esercitare il diritto di prelazione sono più di uno:
in primo grado i giovani coltivatori anche come soci di cooperative, in secondo grado i proprietari più numerosi, in terzo grado i proprietari coltivatori più attrezzati professionalmente.

D.lgs. 29 marzo 2004 n.99, esso prevede fra le societá agricole tutti i tipi di società, ma riserva il diritto di prelazione soltanto alle società agricole di persone. In ogni caso, non tutte le società agricole di persone beneficiano del diritto di prelazione, ma soltanto quelle che abbiano almeno la metà dei soci coltivatori diretti.






1 commento:

  1. Finalmente!!!!!!! Questo e' solo l'inizio, ora viene il bello!!!! Brava

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