martedì 2 luglio 2013

La proprietà


La proprietà e i suoi limiti

Diritti del proprietario: godere e disporre della cosa in modo pieno ed esclusivo.

Limiti posti al diritto di proprietà: possono essere limiti di diritto pubblico e limiti nell’interesse privato.




Limiti di diritto pubblico rispondono all’esigenza di tutelare l’interesse collettivo e sono:


- Norme sull’edificabilità che dipendono dai piani regolatori dei comuni;

Espropriazione per pubblica utilità. Il trasferimento coattivo deve risultare indispensabile per far    fronte ai bisogni collettivi. L’espropriazione prevede un indennizzo per il proprietario;

- Requisizione, ossia la  sottrazione temporanea dei propri beni (es. calamità naturali). Anche in tal   caso è prevista un’indennità;

- Limiti alla proprietà fondiaria in altezza e profondità.

  1. Con le dovute autorizzazioni è possibile scavare pozzi ed edificare costruzioni;

 2. Per sfruttare cave, torbiere, miniere, occorre specifica autorizzazione;

 3. In caso si sia proprietari di un terreno che contiene reperti archeologici, per effettuare qualunque intervento occorre un’autorizzazione specifica e ciò che vi si rinviene è dello Stato. Lo Stato corrisponderà un premio al proprietario del fondo.

Limiti alla tutela dell’interesse privato:

- Divieto di immisioni (fumi, esalazioni, rumori…);

- Distanze legali per costruzioni, muri di divisione, piantumazione di alberi e siepi;

- Apertura di luci e vedute. Per aprire le luci non vi è nessun vincolo, mentre per le vedute occorre rispettare le seguenti distanze: se dirette la distanza deve esseredi 1,5m, se oblique di 0,75m;

- Divieto di atti di emulazione. Il proprietario non può fare atti che abbiano il solo scopo di nuocere o creare molestie ad altri;

- Stillicidio: le acque piovane non possono scolare nel terreno del vicino.

1 commento:

  1. Interessante ... però sì dobbiamo andare a fare delle foto!!!!!

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